Pro loco Caggiano

Abbiamo scelto questi versi, appartenenti alla tradizione locale, perché pensiamo possano farvi entrare subito nell'atmosfera dei luoghi che visiterete.

Il filo ideale che abbiamo steso tra vicoli e vicoletti vi guiderà su di un palcoscenico della vita di tante generazioni: le finestre. gli archi, le gradinate, sono state testimoni e protagoniste di secoli di storia, una storia nostrana, piccola piccola, fatta di furtivi incontri, ragionamenti d'amore, serenate appassionate o di versi mordaci nati dal dolore di un rifiuto o dalle spine della gelosia.

Nelle piazzette e nelle vie. se porrete attenzione. sentirete il vociare chiassoso dei bambini e le voci materne che li richiamano. distinguerete il grido del banditore che. con la tromba o col tamburo annuncia l'arrivo di chissà chi o chissà che cosa.

Ascolterete sull'acciottolato il lento calpestio di un asino che insieme al suo padrone, torna dalla campagna e sembra quasi che sappia già dove andare, senza che il contadino tiri le briglia. Se vi sforzate potrete vederli, contadino e animale, stessa cadenza stessa fatica e dietro, una donna sferruzza e, in bilico, sul capo, regge il suo fardello.

Durante la vostra passeggiata vi capiterà. forse, di imbattervi in un "pungolo": una sorta di associazione i cui membri sono soprattutto donne, benché non disdegnino di unirsi anche gli uomini. Il passatempo che le associa è il lavorare a maglia o attendere ad altre mansioni davanti alla porta di casa, principalmente però è il chiedersi chi è colui che passa, da dove viene, come è vestito. Non vi intimorite, ad un vostro saluto e sorriso riceverete la più cordiale delle risposte e, se vorrete sostare, farete la più amabile delle conversazioni.

Se perdete il filo, non preoccupatevi, la strada la troverete a lume di naso, odori e profumi vi guideranno verso calde e stuzzicanti pietanze.

Buon appetito.